Francesco Mian è uno sperimentatore di creazioni utopiche. In lui abita il sogno della trasgressione che celebra con le incessanti scorribande nelle immagini dai soggetti più vari. Originale e visionario, vola ovunque con la fantasia, con grande tripudio cromatico e senso dell’ironia. Nei suoi progetti di performance incontriamo interventi urbani e azioni nell’ambito della body art, gesti figurativi e astratti ed anche ricognizioni sui lavori di altri artisti con citazione o rivisitazione di alcuni loro lavori.

Il percorso generativo delle “installazioni virtuali” di Mian parte da una immagine fotografica eseguita appositamente o raccolta dai media e si sviluppa attraverso manipolazioni digitali  che in più fasi modificano “il testo” dell’immagine e approdano alla visualizzazione del progetto. E’ un tragitto che coinvolge la sua dimensione di architetto – pittore, la conoscenza della geometria descrittiva di cui è docente e un’attenta osservazione del quotidiano e del sociale.

Sogna una mostra evento che raccolga le sue istallazioni non più come progetto ma realizzate al vero ed esposte in modo interattivo in ambito urbano.

Monica Hunter         Milano, febbraio 2010